Sono nato a Padova, la mia famiglia è a Roma ed io lavoro per cinque giorni alla settimana a Bologna quando non sono in giro in Italia e all’estero. La fotografia insieme alla mia famiglia rappresentano il punto fermo della mia esistenza in continuo movimento. Mi padre quando avevo poco più di 10 anni mise nelle mie mani la sua vecchia Ferrania a telemetro e questo fu senz’altro il punto di partenza di un amore che ha avuto anche lunghe pause ma che non si è mai dissolto. La fotografia continua ad avere per me un grandissimo potenziale psicoanalitico se a questa espressione si può dare il significato di scoperta introspettiva di sè nel confronto con il mondo circostante. Le persone nel contesto dell’ambiente in cui vivono sono i miei soggetti preferiti. Amo e pratico prevalentemente il bianco e nero. Penso che la lettura dei grandi fotografi rappresenti una occasione di crescita così come il confronto con gli amici fotografi dell’associazione.