Intorno ad ogni foto ciascuno può costruire la propria menzogna. Perchè questa è stata per me la fotografia: la menzogna , un componente essenziale della verità. Sandro Becchetti nasce a Roma nel 1935, inizia la sua attività di fotografo nella seconda metà degli anni ’60, documentando la realtà sociale, politica e culturale del nostro paese. Collabora con i maggiori periodici, quotidiani e agenzie di stampa nazionali e internazionali. Nella capitale ha l’opportunità di registrare gli sviluppi di una società in pieno mutamento , non solo nelle piazze e nelle strade, ma anche nei palazzi del potere. Collabora con le maggiori testate giornalistiche italiane quali “La Repubblica” , “Il Messaggero”, “L’Unità”, “L’Espresso”, “Il Mondo”, ecc. e con uffici stampa di partiti e sindacati. La collaborazione con “Il Messaggero” per quale eseguiva i ritratti fotografici per la terza pagina , lo porta a diventare uno dei più apprezzati ritrattisti italiani. Attraverso l’obbiettivo delle mie Pentax osservai la città in tellurico svolgimento sociale e , direi antropologico. Questa ROMA , questa “melting Rome”, fatta di storie e di volti, rappresenta la realtà con la quale fare i conti e al di là dei giudizi spesso moralistici e intolleranti verso la città, essa coglie – oggi come ieri – i molti che domani saranno i “nuovi romani”.