Nato nel 1953 in Inghilterra, poi trasferitosi in California, è un fotografo di paesaggi dalla poetica molto caratterizzata e personale ed è anche lo stampatore dei propri scatti. Ritrae non l’uomo ma le sue tracce, non descrive ma cerca suggestioni ed emozioni. Sempre in b/n con lunghissime esposizioni, anche di 10 ore, di notte, all’alba o in cupe giornate invernali, crede che l’assenza del colore contribuisca a creare le atmosfere eteree, impersonali e senza tempo delle sue immagini. Ho conosciuto il suo lavoro vedendo una mostra sull’Abruzzo, sessanta immagini risultato di cinquemila chilometri percorsi, con l’attrezzatura sulle spalle da buon maratoneta, per cercare luoghi e luce ideali. Si immerge e ci fa immergere nel paesaggio cercando la bellezza nascosta nel mondo.